Operatori ambientali, che lavorano in appalto per il Comune, senza copertura assicurativa da quasi tre mesi.
La notizia definita “a dir poco sconcertante” è data in apertura dell’ultimo consiglio comunale da Ciro Russo dell’Api: «L’ho appreso solo due giorni fa da un cittadino; mi ha mostrato dei documenti che proverebbero che vi è una società, la Gema, in appalto per il Comune, che ha firmato una polizza fideiussoria con una società assicurativa rumena, dal 2 luglio scorso interdetta in Italia. È assurdo che siano passati quasi tre mesi e di tutto ciò non si sappia nulla. Dove è la tutela dei cittadini e dei lavoratori?».
Nell’apprendere la notizia l’assessore all’avvocatura, Felice Giugliano, ha immediatamente disposto verifiche per accertare quanto dichiarato dal consigliere Russo e di cui si è detto all’oscuro fino ad allora, tranquillizzando però circa il rischio di non copertura assicurativa. «Non mi è ben chiaro il problema, per questo ho chiesto verifiche ai settori competenti. Se però si tratta della copertura assicurativa tranquillizzo tutti che in ogni caso, se la società con cui è stata stipulata la polizza è interdetta, ad essa subentra il fondo garanzia della Generali».
«Come dire che è da sciocchi stipulare un’assicurazione Rc auto? – si domanda Aquilino Di Marco dall’opposizione – Se “subentra”, come ha detto l’assessore, il fondo di garanzia, perché ognuno di noi è chiamato a dover stipulare una polizza assicurativa?»
Per far luce su quanto accaduto basta collegarsi al sito dell’Isvap, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, nel quale vi è il provvedimento numero 2988 del 2 luglio scorso, ripreso anche da numerosi altri siti istituzionali, in cui si legge chiaramente che alla Societatea de Asigurare Reasigurare City Insurance S.A., con sede in Romania, è stato vietato di stipulare contratti sul territorio italiano, a causa di numerosi illeciti e mancato rispetto delle clausole contrattuali, di numerose omissioni nella comunicazione dei dati e dei contratti stipulati agli organi competenti, e di poco chiara gestione dei capitali loro affidati.