Beni Confiscati no a strumentalizzazioni Il Sindaco: “C’è chi lavora e chi abbaia alla luna”

giorgio zinnoSan Giorgio, 28 Gennaio 2016 – Su un sito web locale leggo che il consigliere del Movimento 5 Stelle, Danilo Cascone “tuona” sulla questione dell’utilizzo dei beni confiscati alla camorra che sono stati consegnati alla Città di San Giorgio a Cremano. Io sono pronto a rispondere al consigliere nei tempi, nei modi e nei luoghi deputati. Intanto però, dal momento che Cascone ha ritenuto lanciare accuse a mezzo web,mi sembra opportuno mettere a conoscenza dei cittadini lo stato reale dei fatti utilizzando lo stesso mezzo.

Dallo scorso novembre ci stiamo confrontando con Prefettura e Agenzia Nazionale per i Beni confiscati alla Criminalità Organizzata per verificare l’uso non solo degli immobili a cui fa riferimento il consigliere grillino, che sono stati affidati al Settore Politiche Sociali, ma anche (ed è evidente che Cascone non ne è a conoscenza) di altri due immobili assegnati all’Ente a fine settembre.

Da allora ad oggi abbiamo già messo in atti tutti i procedimenti necessari per mettere questi beni al servizio della cittadinanza, partendo dalla verifica delle procedure. Successivamente abbiamo convocato, già lo scorso 21 dicembre l’ATI AIDO-TESEO, assegnataria dei beni di cui parla Cascone in seguito ad una gara di appalto che ne ha decretato la gestione e i necessari lavori. Il 30 dicembre poi, ci è stato presentato un piano per la ristrutturazione degli immobili, approvato dal Dirigente del settore Lavori Pubblici il 13 gennaio 2016. Nel giro di pochi mesi, quindi, sotto il controllo amministrativo del Settore Politiche Sociali, i locali saranno resi disponibili per ospitare le attività che saranno stabilite dalla Giunta Comunale.
Inoltre voglio precisare che rispetto all’avvio dei lavori che questi ultimi non erano partiti perchè era in atto un contenzioso sui costi ,con il soggetto assegnatario. Come sempre se qualcuno ha sbagliato il dirigente prenderà i giusti provvedimenti.
Dopo aver spiegato le procedure in atto, consentitemi una riflessione. E’ singolare che il consigliere Cascone protocolli una richiesta di informazioni sui beni confiscati il 22 dicembre, cioè il giorno dopo la mia riunione con l’ATI Aido -Teseo e dopo un lungo lavoro di verifica effettuato con gli uffici preposti. L’impressione che traggo è che il consigliere Cascone abbia raccattato un po’ di informazioni qua e là sulla vicenda, all’interno del palazzo comunale. Poi, comprendendo che il problema stava arrivando alla sua conclusione, abbia deciso di intervenire sul tema.

E’ lecito chiedersi se Cascone si sia strumentalmente posto come paladino della legalità e del rispetto delle regole per poi affermare che la situazione è stata risolta grazie a lui, mentre noi avevamo in realtà già trovato tutte le soluzioni? Si sa, a pensare male si fa peccato, eppure spesso “ci si azzecca”…Se, invece non è andata così, diciamo che si tratta di una mera coincidenza, anche se pare poco credibile. Senza sollevare un tale polverone il consigliere avrebbe potuto chiedere a che punto erano le procedure ed avrebbe ricevuto le risposte che sono costretto a dargli anche qui, pubblicamente e a mezzo stampa. Sicuramente il pentastellato si sarebbe risparmiato uno sforzo inutile, visto che il suo “tuonare” lo ha solo portato a fare una magra figura. Tra l’altro Cascone invoca l’intervento di Libera, ignorando, ancora una volta, che con l’associazione antimafia e l’Agenzia dei Beni Confiscati abbiamo già delineato percorsi positivi che saranno presto tramutati in delibere di giunta. Se Cascone ha tanto a cuore, come me, le sorti dei beni confiscati, perché non utilizza il suo tempo, piuttosto che impelagarsi in sterili ed inutili polemiche, a proporre soluzioni per il loro utilizzo? Perché Cascone continua a protestare sull’universo mondo, ma raramente ci presenta idee e proposte? Dispiace che, anche su un tema così delicato come il rispetto della legalità, ci sia chi preferisce farsi pubblicità piuttosto che occuparsi del bene della comunità. Ma ormai la città ha capito da tempo come distinguere chi lavora nell’esclusivo interesse di San Giorgio a Cremano e chi, invece, è capace solo di abbaiare alla luna.

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